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Carte di credito e impronte digitali: il futuro per i pagamenti?


Sappiamo che esistono tipi diversi di carte di pagamento (e conosciamo quali possono essere i rischi per la sicurezza) e abbiamo visto come la tecnologia sia in continua evoluzione anche in questo settore. Dopo l’avvento delle carte contactless, forse un nuovo scenario si sta aprendo: quello delle carte di credito che funzionano con le impronte digitali. La prima azienda a sperimentare questo tipo di carte è stata Mastercard e la principale novità risiede nel fatto che la carta di credito conterrà sia la memoria dell’impronta del proprietario sia un sensore per leggere l’impronta al momento dell’acquisto. Da tempo il settore della tecnologia punta sulla biometria (in particolare impronte digitali e riconoscimento dell’iride): molto dispositivi, come smartphone e computer, sono già dotati di questi sensori. Ma la sicurezza totale, come abbiamo più volte sottolineato, non esiste. L’obiettivo è combattere i tentativi di frode e il furto dei dati delle carte di credito. Se è vero che un sistema di questo tipo potrebbe proteggerci meglio dallo skimming – che rimane la tecnica più usata per sottrarre i dati delle carte – è anche vero diversi esperimenti e studi hanno dimostrato che riprodurre impronte digitali non sia impossibile. Il principale fattore di rischio legato ai dati biometrici, rispetto alle password, è che non possono essere cambiati in caso di violazione. Se i ladri di identità rubano le mie impronte digitali, non potrò più usarle come strumento di sicurezza. E per rubarle potrebbe essere sufficiente violare un database che le contiene. Che si tratti di impronte digitali, pin o password manteniamo sempre alta la nostra attenzione, anche con l’aiuto dei consigli di Mister Credit per evitare le frodi legate alle carte di pagamento