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Osservatorio Cyber: oltre 1 milione di alert per dati sul Dark Web


Tempo di lettura stimato: 3 minuti

Nel 1° semestre del 2025, sono stati inviati da CRIF ben 1,15 milioni di alert relativi ai dati personali sul Dark Web, e 33.700 invece sull’open web. Numeri altissimi, che continuano a testimoniare la frenetica attività criminale che, purtroppo, ha come obiettivo i nostri dati personali.

Italia 6° nel mondo per indirizzi e-mail compromessi

Come nelle precedenti edizioni dell'Osservatorio Cyber CRIF - Mister Credit, l'Italia si conferma tra i paesi maggiormente nel mirino dei cybercriminali. Siamo infatti 6° nel mondo per indirizzi e-mail compromessi e messi in circolazione sul dark web, oltre che al 22° posto per carte di credito in circolazione e al 16° posto, ma in questo caso a livello europeo, per rilevamento di numeri di telefono. Questi ultimi, come noi di Mister Credit raccontiamo spesso, sono un elemento indispensabile per molte delle truffe più insidiose, come il vishing, lo smishing, e i deep fake vocali.

Password ed e-mail: i dati più vulnerabili

La combinazione di e-mail e password risulta essere quella più comunemente diffusa nei canali usati dai cybercriminali. La password, infatti, appare accanto all'e-mail nel 91,70% dei casi, seguita da username e password. Un ulteriore motivo, se ancora ce ne fosse bisogno, per sottolineare l'importanza di scegliere password sicure e difficili da indovinare per i malintenzionati.

“Like” e QR Code contraffatti: le nuove truffe a cui fare attenzione

Abbiamo già parlato del cosiddetto Quishing, la truffa che utilizza dei QR Code all'apparenza legittimi per trarre in inganno le vittime e spingerle a comunicare i propri dati. La seconda truffa “emergente” segnalata dall'Osservatorio Cyber ha invece base sui social e sulle app di messaggistica, e consiste nella promessa di guadagni facili in cambio di like. Particolarmente diffusa tra i giovanissimi e attraverso canali come ad esempio Telegram, si rivela in realtà un modo per i cybercriminali per mettere le mani su dati come numeri di telefono, nomi e cognomi e dati bancari.

Gli uomini più colpiti rispetto alle donne

Un altro elemento che si conferma è la distribuzione di genere dei dati rubati, che in quasi due casi su tre appartengono a uomini. Questi rappresentano infatti ben il 64,8% delle persone colpite. Per quanto riguarda la distribuzione tra fasce d'età, la più coinvolta è quella tra i 51 e i 60 anni, in cui si concentrano oltre un quarto dei casi. La ragione? Potrebbe trattarsi di una maggiore tendenza a tenere comportamenti rischiosi online, come la condivisione dei propri dati sui social media o sui siti di gaming o quelli di incontri.

Sei consigli per proteggere i propri dati dai cybercriminali

Vediamo ora sei consigli per limitare i rischi ed evitare di ritrovarsi in queste statistiche:

  • La creazione di password complesse è ovviamente al primo posto. Una password facile da indovinare è come una porta senza serratura, che chiunque può aprire.
  • Anche i dispositivi vanno protetti. Che si tratti di password, PIN o dati biometrici, utilizza una di queste modalità per rendere inaccessibili i tuoi dispositivi ai malintenzionati.
  • Antivirus e software aggiornati sono un altro strumento indispensabile per far sì che computer, smartphone e tablet siano protetti anche contro le più recenti minacce informatiche.
  • Imparare a riconoscere i tentativi di phishing, qualunque forma prendano, è altrettanto cruciale per non cadere vittima di attacchi volti a rubare dati personali. Per farlo in modo giocoso, ti ricordiamo CyberNinja, il gioco di CRIF che ti insegna a identificare il phishing.
  • Effettuare regolarmente il backup dei propri dati consente non solo di non perderli in caso di malfunzionamento o furto del dispositivo, ma anche di non cadere vittima di pericolosi ransomware.
  • Infine, affidarsi a servizi di monitoraggio dei dati come SICURNET è una protezione in più. SICURNET ti avvisa quando i tuoi dati personali o finanziari risultano troppo esposti ai rischi o circolano sul dark web, rendendoti consapevole dell’esposizione dei tuoi dati online.