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MISTER CREDIT
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Non porta buone notizie l'ultima edizione dell'Osservatorio Cyber di CRIF. Crescono infatti ancora, e non di poco, i dati rubati presenti nel Dark Web. Al punto che il nostro paese risulta uno dei più colpiti dal cybercrimine a livello mondiale.
Il 2024 si conferma un anno caldissimo per il cybercrimine, che ha accresciuto ulteriormente i suoi attacchi nel nostro paese. Aumentano infatti del 15% i furti di dati sul Dark Web, con ben 2.080.000 alert inviati. Si fermano invece a 59.000 (in calo del 27%) le segnalazioni relative al web pubblico.
Una volta finiti nelle mani dei cybercriminali, i dati possono essere utilizzati per compiere truffe, dai furti d'identità agli attacchi smishing e phishing sempre più sofisticati e personalizzati, anche grazie all'impiego ormai su larga scala dell'intelligenza artificiale.
Se si guarda all'andamento degli attacchi a livello globale, il nostro paese non se la passa di certo bene. Risultiamo infatti al 5° posto nel mondo tra i paesi più colpiti per quanto riguarda il furto di dati relativi agli indirizzi e-mail, e al 18° posto per le carte di credito.
I dati più presenti nel Dark Web sono e-mail, password, nomi utente e numeri di telefono, seguiti da nomi e cognomi. Dati che diventano particolarmente preziosi per i cybercriminali quando sono combinati tra di loro. La combinazione di dati rubati più comune risulta e-mail e password, presente ben nell'89,6% dei casi e particolarmente comune tra gli account aziendali.
Aziende che risultano, dunque, particolarmente vulnerabili, specialmente quando non mettono in atto misure preventive efficaci come il modello “zero trust”, che prevede un accesso alle risorse più sensibili solo se ritenuto necessario e solo da parte di dispositivi verificati, secondo il principio che qualunque account aziendale può essere violato, e quindi pericoloso.
Vale però la pena notare che un'altra delle combinazioni di dati più frequenti (e quella più in crescita rispetto all'anno precedente) vede abbinati numero di telefono e nome e cognome. Una combinazione che espone le vittime alle truffe telefoniche e a tecniche di attacco come i deepfake vocali.
Per fortuna, però, non sono tutte negative le notizie che riguardano il panorama della cybersicurezza italiano. Infatti, il Global Cybersecurity Index 2024, pubblicato dall'International Telecommunication Union, ha piazzato il nostro paese tra le eccellenze mondiali in termini di capacità di risposta e infrastrutture tecniche contro i cyber attacchi.
Grazie a grandi investimenti e all'azione coordinata di istituzioni pubbliche, privati e accademia, l'Italia ha saputo negli ultimi anni costruire una solida barriera contro il crimine informatico su larga scala. Se gli attacchi crescono, insomma, cresce anche la nostra capacità di porvi rimedio. E tuttavia questo non deve distogliere l'attenzione dalla più importante protezione che tutti noi abbiamo contro il cybercrimine: la conoscenza.
Il fattore umano e la capacità delle persone di saper riconoscere ed evitare un potenziale pericolo in rete sono infatti cruciali per rendere tutti noi più resilienti nei confronti di un mondo criminale in continua evoluzione, che si avvale di strumenti e strategie sempre più capaci di ingannarci. Ed è proprio questa la missione di noi di Mister Credit: continuare a informarvi perché sappiate proteggervi.
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