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MISTER CREDIT
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Sempre ricco di informazioni interessanti, il nuovo report dell'Osservatorio CRIF sulle frodi creditizie presenta questa volta una descrizione allarmante del comportamento dei criminali specializzati in questa tipologia di truffa.
Se, infatti, in numeri assoluti le frodi diminuiscono del 5,4%, il loro importo aumenta, facendo crescere il totale dei danni subiti dagli italiani nel 2023 a oltre 150 milioni di euro. Il salto rispetto al 2022 è un netto +14,5%.
Andiamo a vedere i dettagli del report.
Il primo punto che salta all'occhio è l'aumento dell'importo medio delle truffe di oltre il 21%. Questo perché sempre di più i criminali scelgono di mettere in atto truffe cospicue, tralasciando quelle di piccoli importi. Aumentano infatti del 46,7% le frodi con importo compreso tra 5.000 e 10.000 €, e del 28,6% quelle oltre i 20.000 €.
Altro dato interessante: le frodi che riguardano le carte di credito si sono ridotte di un terzo, mentre la categoria di truffa più rappresentata è quella dei prestiti finalizzati all'acquisto di beni e servizi, che da soli contano per il 45,3% del totale. Triplicano, anche se restano una piccola percentuale, le truffe collegate alle modalità di pagamento “Buy now, pay later”. E aumentano anche le frodi sui prestiti personali, facendo registrare un incremento del 14%.
Per quanto riguarda i beni oggetto di frode sui prestiti finalizzati, sebbene gli elettrodomestici rimangano quelli più ambiti, come segnalato nei report precedenti, si osserva una netta diminuzione rispetto all'anno passato (-15,2%), mentre crescono di quasi il 30% le frodi applicate all'acquisto di auto e moto. Anche questo dato si inserisce in un trend che vede i criminali concentrarsi sempre di più sui grossi importi.
Uomini nel 63,6% dei casi, oltre i 41 anni di età in quasi il 60% dei casi, e residenti soprattutto in Lombardia, Sicilia, Campania, Lazio e Puglia: sono le vittime delle frodi creditizie nel 2023 per come le ritrae l'Osservatorio. I criminali, infatti, sembrano anche qui aver cambiato rotta, facendo calare le vittime under 30 (-12,1%) e crescere le ultrasessantenni (+9,7%).
“Se i frodatori appaiono sempre più esperti, aiutati anche dalle nuove tecnologie che permettono attacchi sempre più sofisticati e credibili, gli utenti invece non appaiono in grado di difendersi” -afferma Beatrice Rubini, la nostra Executive Director. E questo anche a causa di una scarsa educazione finanziaria, che rende le persone più vulnerabili alle truffe. “Oltre a strumenti di prevenzione sempre più sofisticati, è fondamentale dotare i cittadini di conoscenze e competenze adeguate a riconoscere e difendersi da tentativi di frode”.
Tuttavia, c'è un dato positivo: nel 39,1% dei casi le frodi vengono scoperte dalle vittime entro 6 mesi, e in un altro 17,7% dei casi entro l'anno. Rimane purtroppo un notevole 16,3% che se ne accorge dopo oltre 5 anni.
Vediamo ora qualche principio per evitare di cadere in una frode creditizia:
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