IL BLOG DI
MISTER CREDIT
Come abbiamo già raccontato diverse volte dalle pagine di questo blog, l'uso sempre più diffuso e intensivo di strumenti per il lavoro digitale (da remoto o meno) rappresenta una grande opportunità per lavoratori e aziende, ma anche una potenziale fonte di rischi. Mentre in passato abbiamo parlato soprattutto degli attacchi ransomware, oggi vogliamo affrontare un'altra tipologia che prende di mira le imprese: gli attacchi BEC, anche noti con il nome inglese di BEC fraud.
Con attacchi BEC si intende una compromissione delle e-mail aziendali da parte di cybercriminali intenzionati a rubare denaro o dati personali. Gli account più presi di mira sono naturalmente quelli di livello decisionale, ma possono anche essere colpiti quelli dei dipendenti di medio livello, magari in uffici chiave come amministrazione o finanze.
Facciamo un esempio: l'e-mail di un manager di un'impresa viene compromessa e i cybercriminali riescono ad ottenerne l'accesso. Leggendo il contenuto dei messaggi scoprono il nome di un fornitore abituale dell'azienda. A quel punto inviano un messaggio dall'e-mail compromessa all'ufficio finanze per richiedere il pagamento di una fattura del fornitore in questione, solo che l'IBAN non è quello reale, ma bensì quello di un loro conto che poi svuotano rapidamente per far sparire il maltolto.
Un sistema semplice ma molto efficace, che secondo le stime potrebbe arrivare a costare alle aziende 2,8 miliardi di dollari nel 2027.
Ecco alcuni consigli per ridurre il rischio di attacchi BEC:
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