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Cybersecurity per genitori e nonni, come aiutarli a usare la rete in sicurezza?


La sicurezza su internet, i nostri lettori lo sanno bene, è soprattutto una questione di comportamenti. Lo abbiamo detto diverse volte e ce l'ha anche confermato in un'utilissima intervista il professor Marco Prandini: per proteggere i nostri dati e i nostri soldi dai cybercriminali, occorre imparare una serie di norme e rispettarle sempre, in ogni occasione.
E se farlo è complicato per tutti, può esserlo ancora di più per chi ha poca dimestichezza con la tecnologia e fatica a comprenderne i rischi.
Come ci confermano gli ultimi dati sulle frodi creditizie, il problema dei comportamenti pericolosi in rete riguarda anche una grossa parte dei giovani, ma è vero che spesso sono i nostri genitori e le persone meno giovani ad essere vittime di truffe. Oggi scopriamo perché e come possiamo aiutarle.

Perché i nonni e gli anziani finiscono spesso vittime di truffe e frodi creditizie


I motivi principali per cui nonni e genitori vengono presi di mira dai cybercriminali sono due:

  • tendono ad avere più risparmi dei giovani, così come dei gioielli e altri oggetti di valore.
  • possono più facilmente cadere vittima delle truffe “a bassa tecnologia” che non richiedono grosse competenze tecniche da parte dei truffatori. Un esempio di truffa a bassa tecnologia? Le truffe telefoniche agli anziani: i criminali possono facilmente informarsi in rete, ad esempio sui social media, a proposito della famiglia della persona anziana presa di mira. Possono scoprire che un nipote lavora all'estero, trovarne nome e cognome e altre informazioni preziose (il nome della moglie, o della fidanzata) e poi chiamare la vittima convincendola a inviare del denaro per aiutare il nipote, finito in guai economici o con la giustizia.

Sicurezza online per nonni e genitori: come aiutarli

Ecco ora alcuni consigli che possiamo dare ai nostri nonni e alle persone meno giovani per non finire nelle trappole dei cybercriminali:

  • Creare delle password complesse. Spesso non comprendiamo appieno l'importanza della password, che è la chiave che protegge la nostra identità (e i nostri soldi!) in rete. Se utilizziamo, ad esempio, la nostra data di nascita, è come avere una serratura che può essere aperta con un passepartout.
  • Non comunicare o condividere informazioni finanziarie (come i dati della carta di credito o del documento d'identità, o il proprio IBAN) via e-mail, SMS o app di messaggistica, a nessuno.
  • Non fidarsi di chi ci contatta dicendo di parlare a nome di un familiare, un amico o anche la nostra banca o un'azienda che conosciamo. Parlare sempre direttamente con la persona o azienda interessata contattandola noi tramite numeri di telefono che già conosciamo o che comunque sono ufficiali.
  • Non pubblicare sui social informazioni sulle proprie abitudini. Questa è una delle vulnerabilità più sfruttate in caso di truffe romantiche. Il truffatore o la truffatrice dicono di averci visti nel bar che, guarda caso, diciamo su Facebook di frequentare ogni giorno per colazione, e così inizia una conversazione che prosegue in un corteggiamento, e si conclude con una richiesta di denaro.
  • Verificare sempre le recensioni del sito e-commerce prima di completare l'ordine quando si fanno acquisti online. Bisogna inoltre controllare anche che l'URL sia corretto e che non sia un caso di spoofing.
  • Sempre per i propri acquisti online, occorre imparare a usare metodi di pagamento sicuri, come gli e-wallet, invece ad esempio del bonifico.

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