Conti correnti stranieri digitali: come aprire un conto all'estero

Grazie allo sviluppo dell'home banking oggi aprire un conto corrente all'estero online è più facile che mai. Infatti non è più necessario recarsi fisicamente nel paese in cui la banca ha sede, ma si può fare tutto dal proprio PC o smartphone.

Ma aprire un conto corrente straniero digitale è legale? E quali sono i vantaggi e i possibili rischi? In questo articolo vogliamo rispondere a queste domande e darti qualche consiglio.

Conto corrente digitale all'estero: normative e tassazione

Molte persone considerano l'apertura di un conto corrente straniero digitale un'operazione da fare con cautela o addirittura illegale. Colpa dei tanti scandali legati all'evasione fiscale e ai conti offshore - ultimi della lista quelli emersi dai Panama Papers – che sottraggono miliardi al fisco. Tuttavia, aprire un conto corrente all'estero – online o meno – non è affatto illegale di per sé.

Infatti, una volta rispettata la normativa finanziaria italiana in termini di dichiarazione dei redditi, puoi usare il tuo denaro come preferisci, anche trasferendolo in una banca straniera. Inoltre, dovrai dichiarare e pagare le tasse sugli interessi percepiti sul denaro che si trova all'estero, inserendoli nella tua dichiarazione dei redditi nel quadro RW del modello Redditi Persone Fisiche per il pagamento della ritenuta del 26% e dell'imposta patrimoniale IVAFE.

Quest'ultima è una tassa che ha valore fisso per i conti correnti (34,20 € l'anno) ed è dello 0,2 per mille sui prodotti finanziari. Un tempo era dovuta solo dalle persone fisiche, ma a partire dal primo gennaio 2020 devono pagarla anche da enti non commerciali, società semplici ed enti ad esse equiparati.

Perché aprire un conto corrente straniero digitale

L'apertura di un conto corrente estero online può avere alcuni vantaggi:

• Meno spese: in molti paesi, gli istituti bancari applicano tariffe di gestione del conto e delle carte di credito notevolmente più basse rispetto a quelle italiane. 
• Maggiore redditività: anche in questo caso, all'estero è possibile trovare banche che offrono interessi maggiori.
• Protezione dei capitali: qui entra in gioco il concetto di rischio paese. Non ti fidi delle banche italiane? Pensi che alcune di esse, o magari l'intero paese, possano essere a rischio default? Alcune persone portano i loro risparmi in una banca estera per queste ragioni.
• Privacy: alcuni paesi offrono una grande privacy a chi decide di aprire un conto nei loro istituti bancari. Ma attenzione, tale riservatezza si applica solo ad altri privati, e non alle autorità fiscali italiane. Questo vale anche per la Svizzera, che fino al 2016 aveva invece una politica di maggiore opacità, oggi cambiata.
• Valuta: un capitale ha un valore che fluttua sulla base delle fluttuazioni della sua valuta. Detenere una parte dei propri soldi all'estero in una valuta diversa dall'euro può proteggerli da un'eventuale perdita di valore della moneta europea.

Quali sono i rischi di aprire un conto all’estero?

Aprire un conto corrente straniero digitale è dunque piuttosto semplice, basta presentare la documentazione necessaria e agire nel rispetto della normativa fiscale italiana, nonché di quella bancaria del paese prescelto. Tuttavia, non è un'operazione esente da rischi. Vediamo qualche consiglio:

• A meno che tu non abbia ingenti somme di denaro da spostare e un consulente che può aiutarti a farlo, evita i paesi offshore. Tendenzialmente è molto meglio restare in Europa, anche se non necessariamente in UE.
• Attenzione agli intermediari e in generale a chi si offre di occuparsi dei tuoi soldi all'estero. I truffatori sono sempre in agguato.
• Presta moltissima attenzione al rispetto della normativa italiana, anche in materia di pagamento delle imposte sugli interessi e i profitti derivanti da attività finanziarie. In caso di mancata ottemperanza, rischi accuse molto pesanti. 
• Attenzione agli investimenti che promettono un alto rendimento: molto spesso, dove il rendimento è alto sono alti anche i rischi.