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“Decreto Rilancio”: le nuove misure per lavoratori, imprese e famiglie


Dopo una lunga gestazione è stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo del “Decreto Rilancio”, un maxi provvedimento da 55 miliardi con nuove importanti misure economiche a sostegno delle imprese, delle famiglie e dei lavoratori colpiti dall’emergenza COVID-19. Vediamole in sintesi.

BONUS PER I LAVORATORI

Il decreto ha rinnovato per due mesi il bonus per i lavoratori autonomi. Il contributo di 600 euro per aprile verrà accreditato in automatico a tutti coloro che hanno fatto domanda per quello di marzo. Dal pagamento per il mese di maggio, che può salire fino a 1000 euro, saranno esclusi artigiani e commercianti destinatari del ristoro a fondo perduto a supporto delle loro attività, così come le partite Iva che hanno registrato perdite inferiori al 33% rispetto al fatturato dello stesso periodo nel 2019. Per stagionali, autonomi senza Partite Iva, lavoratori dello spettacolo, venditori a domicilio — categorie escluse dal Dl Cura Italia — arriva un bonus da 600 euro per aprile e maggio. Per i braccianti il bonus scende a 500 euro mentre colf e badanti potranno accedere a nuova specifica indennità, 500 euro per due mesi, a condizione di avere avuto un rapporto di lavoro attivo il 23 febbraio scorso.

GLI AIUTI PER LE IMPRESE

Cassa Integrazione estesa per ulteriori 9 settimane: 5 spendibili subito e altre 4 da settembre in avanti, con un meccanismo di erogazione più rapido che bypassa il filtro delle Regioni; stop ai licenziamenti per altri 3 mesi; 6 miliardi a fondo perduto per le Pmi fino a 5 milioni di fatturato che hanno perso almeno un terzo dei ricavi; sostegno a ricapitalizzazione e detassazione degli aumenti di capitale per le aziende tra 5 e 50 milioni che hanno subito una riduzione dei ricavi non inferiore al 33%; cancellazione dell’Irap di giugno per le società entro i 250 milioni di fatturato; pagamenti dei crediti vantati con la P.A. per 12 mld di euro; azzeramento degli oneri di sistema per le bollette; credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro; cancellazione dell’Imu di giugno per alberghi e stabilimenti balneari; niente Tosap fino a ottobre per ristoranti e bar con spazi esterni; 100 milioni per evitare chiusura o delocalizzazione di attività di “rilevante impatto socio-economico”.

GLI AIUTI PER LE FAMIGLIE

Previsto un Reddito di emergenza per le famiglie che durerà due mesi e varrà dai 400 agli 800 euro in base alle dimensioni del nucleo. I requisiti per fare domanda all’Inps: residenza in Italia, Isee sotto i 15.000 mila euro, reddito familiare ad aprile 2020 inferiore al sussidio, patrimonio mobiliare familiare nel 2019 inferiore a 10 mila euro, soglia che cresce di 5 mila euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20 mila euro. Raddoppia a 1.200 euro, per chi non ne ha ancora usufruito, il bonus babysitter, utilizzabile anche per i centri estivi. Previsti ulteriori 15 giorni di congedo parentale straordinario con retribuzione al 30%, fino a luglio, per chi ha figli sotto i 12 anni. Per tutta la durata dell’emergenza, i lavoratori dipendenti del settore privato con figli under 14 potranno lavorare in smart working se ciò è compatibile con le caratteristiche della prestazione. Il Dl Rilancio ha introdotto anche un buono per le vacanze in strutture turistiche italiane per le famiglie con reddito Isee fino a 40mila euro: 500 euro per famiglia, 300 se i componenti sono 2 e 150 se è uno solo. L’agevolazione sarà per l'80% come sconto anticipato dall’esercente e il 20% come detrazione in dichiarazione.

BONUS EDILIZI

Il Dl Rilancio aumenta al 110% lo sconto fiscale per i lavori edilizi di riqualificazione energetica e antisismica effettuati dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, estendendolo anche agli interventi sulle seconde case, a patto però che stiano in un condominio (non siano cioè villette unifamiliari). Le opere ammesse devono far migliorare la classe energetica Ape e sono quelle per l’isolamento termico delle superfici (almeno il 25% del totale) che interessano l’involucro dell’edificio, il cosiddetto “cappotto termico”; l’installazione di caldaie a pompe di calore o a condensazione; i lavori antisismici. In presenza anche di una sola di queste 3 tipologie, si potranno “agganciare” allo sgravio altri lavori, come il montaggio di pannelli solari o di accumulatori d’energia collegati a tali pannelli, la realizzazione di colonnine per ricaricare le auto elettriche e gli interventi previsti dal vecchio ecobonus.

FISCO

Prorogati al 16 di settembre i versamenti di tasse e contributi sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio. Il pagamento si potrà effettuare in un’unica soluzione o in 4 rate mensili senza sanzioni e interessi.