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Coronavirus: fake news e truffe


Dalle cyber truffe ai finti farmaci. In questi giorni, in particolare sul web e sui social network, si moltiplicano i tentativi di frode che sfruttano la paura del Covid-19 e le notizie false su come proteggersi dall’epidemia. Ecco una rassegna delle truffe e delle fake news più diffuse sul Coronavirus.

OCCHIO ALLE BUFALE SUI SOCIAL

Alte dosi di vitamina C possono proteggere dall’infezione da Covid-19? Bere bevande calde neutralizza il virus? Falso. Si tratta di due fake news che recentemente sono diventate virali sui social network, soprattutto su WhatsApp. Non c’è infatti nessuna prova – lo scrive la Federazione degli ordini dei medici sul suo portale “Dottore ma è vero che...?” – che la vitamina C o altre vitamine riducano il rischio di ammalarsi. E anche se il virus non sopravvive alle alte temperature, il calore di un tè o di una tisana nello stomaco non può influire sulla sua replicazione nei polmoni. Ad oggi non esiste alcun farmaco raccomandato per prevenire o trattare la malattia. I consigli che davvero possono aiutare a proteggere sé stessi e gli altri sono quelli elencati dal Ministero della Salute.

LE TRUFFE AGLI ANZIANI

Con la scusa di eseguire il tampone del Coronavirus, alcune persone cercano di entrare nelle case degli anziani, per poi rubare soldi e oggetti di valore. Come ribadito dalle autorità, nessuno è autorizzato ad effettuare prelievi a domicilio.

LE FALSE RACCOLTE FONDI

È stata scoperta una falsa raccolta di fondi intestata all’ospedale San Raffaele di Milano per l'acquisto di materiale per le terapie intensive. Prima di effettuare donazioni, il consiglio è quello di accertarsi della serietà della raccolta fondi, soprattutto se arrivata tramite un messaggio email o social.

LE CYBER TRUFFE

  • Il ransomware CovidLock. Si tratta di un’app Android che promette notizie sulla diffusione del Coronavirus, ma se installata "sequestra" lo smartphone della vittima e chiede il pagamento di un riscatto minacciando di cancellare l’intera memoria del dispositivo. Per difenderci, scarichiamo sempre le app solo dagli store ufficiali.
  • La mail della “dottoressa Marchetti”. Proveniente dalla dottoressa Penelope Marchetti, presunta esperta dell’Oms in Italia, è un’email con false informazioni sul Coronavirus con in allegato un malware per rubare i dati sensibili degli utenti.
  • “Guida utile per difendersi dal Coronavirus”. È una truffa molto diffusa sia sui social sia via posta elettronica e si presenta come un documento pdf con consigli di sicurezza sul virus che in realtà nasconde al suo interno un malware per rubare le informazioni personali. Per difenderci, manteniamo sempre aggiornato l’antivirus e non apriamo mai allegati di cui non siamo sicuri al 100%.

MASCHERINE A PREZZI FOLLI

La Guardia di Finanza ha sequestrato ad oggi 60mila mascherine illegali – proteggevano solo dalla polvere – o vendute con prezzi fino a 5mila euro l’una e con rincari 1.500 volte superiori al prezzo normale. E anche ozonizzatori con la denominazione “protezione sicura contro Coronavirus” venduti a 877 euro. Un business che viaggia soprattutto in rete, dove sono numerosi i casi segnalati di mascherine e altri prodotti anti Coronavirus pagati ma mai arrivati. Per evitare cattive sorprese quando acquistiamo online verifichiamo sempre l’affidabilità del sito.

COME PROTEGGERSI DALLE FRODI ONLINE

Per approfondire l’argomento cyber sicurezza, possiamo consultare l’alfabeto della sicurezza, con le 21 cose da sapere per tutelarci da truffe, frodi online e furti d’identità. Infine, per una sicurezza completa, possiamo rivolgerci a servizi come Sicurnet, per controllare la circolazione dei nostri dati personali e finanziari sul web, o come Identikit, che ci avvisa ogni volta che una linea di credito viene aperta a nostro nome.