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Cessione del quinto: cos’è e come funziona


Scopri chi può richiederla e quali documenti sono necessari.

La cessione del quinto è una particolare forma di prestito personale concessa a lavoratori dipendenti e pensionati che può essere restituita con una trattenuta sullo stipendio o sulla pensione. L’importo della rata, a tasso fisso di interesse, non può superare un quinto dello stipendio o della pensione. Il prestito può durare da un minimo di 24 mesi a un massimo di 120 mesi e ne possono usufruire esclusivamente i dipendenti pubblici, i dipendenti privati a tempo indeterminato e i pensionati INPS e INPDAP. Il vantaggio principale di questa modalità di finanziamento è che può essere concesso anche a persone che hanno avuto problemi nei pagamenti. Le banche e società finanziarie, grazie alla garanzia della busta paga o della pensione del richiedente, sono infatti più tutelate dal rischio di un mancato pagamento. La legge prevede inoltre che il richiedente, se lavoratore dipendente, si assicuri con una polizza a copertura dell’eventuale perdita dell’impiego; se pensionato, invece, con una assicurazione sulla vita.

DOCUMENTI NECESSARI PER LA CESSIONE DEL QUINTO

  • Per i lavoratori dipendenti: documento di identità e codice fiscale; ultime due buste paga, CUD e certificato di stipendio (rilasciato dal datore di lavoro).
  • Per i pensionati: documento di identità e codice fiscale; ultimi due cedolini pensione, CUD e certificato di pensione (rilasciato dall’ente pensionistico).

A COSA FARE ATTENZIONE

  • Verificate i costi reali: leggete bene tutto il contratto prima di firmare e non accontentatevi del Tan (Tasso annuo nominale), ma chiedete sempre il modulo europeo IEBCC (conosciuto anche come SECCI) dove è indicato il Taeg (Tasso annuo effettivo globale), il costo effettivo del finanziamento che include tutte le spese.
  • Controllate chi vi offre il prestito: sono autorizzate solo le banche e gli intermediari finanziari o i mediatori creditizi iscritti nell’apposito albo depositato presso la Banca d’Italia.
  • Evitate il sovraindebitamento: le rate non devono superare il 30% delle vostre entrate mensili.
  • Estinguere in anticipo il prestito? È un vostro diritto: potete farlo senza spese se il capitale residuo è inferiore ai 10mila euro. Se è superiore, occorre pagare una penale pari all’1% del debito residuo e dello 0,5% nell’ultimo anno del finanziamento.

Per saperne di più sui temi del credito e della gestione delle finanze possiamo guardare i video di Faccio Tesoro, il progetto di educazione finanziaria realizzato da CRIF, e leggere le 8 regole d’oro di Mister Credit per gestire al meglio il bilancio familiare. Per affrontare qualunque richiesta di finanziamento con la necessaria consapevolezza e gestire al meglio la nostra situazione creditizia, possiamo rivolgerci a strumenti come Mettinconto o Mettinconto 365.