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Pianifica in tempo la dichiarazione dei redditi


Il periodo della dichiarazione dei redditi, e del conseguente versamento delle imposte, è in genere uno dei meno piacevoli dell’anno, ma bastano pochi e semplici accorgimenti per affrontarlo senza preoccupazioni. Alcuni dei consigli che seguono possono apparire come scontati, appartenendo semplicemente alla sfera del buonsenso, ma è anche vero che può essere facile perdere la pazienza (rimettendoci magari anche dei soldi) se ci si riduce all’ultimo minuto.

Per chi deve ancora presentare il modello 730, il termine di consegna ultimo è quello del 31 maggio, mentre il modello Unico 2010 si può consegnare presso un qualsiasi ufficio postale fino al 30 giugno 2010. Se siete lavoratori autonomi, è fondamentale, in previsione del pagamento delle tasse, che accantoniate nel corso dell’anno una parte delle vostre entrate; se ne avete la possibilità è preferibile versare le imposte tramite acconti per evitare di trovarvi impreparati al momento del “conto finale”. Tenete presente che le imposte sono calcolate in percentuale sul reddito da un minimo del 23% (per redditi inferiori a 15.000 €) ad un massimo del 43% (per redditi superiori a 75.000 €). Se siete lavoratori dipendenti o pensionati e non avete altri redditi (es. affitti) non è necessario fare la dichiarazione dei redditi, in quanto le imposte, sul reddito da lavoro o da pensione, vengono “trattenute” direttamente alla fonte dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico (il sostituto d’imposta). Ricordatevi però che se, nel corso dell’anno, avete avuto altri redditi (es. affitti di terreni) o se avete cambiato datore di lavoro (quindi vi sono stati forniti due CUD), anche voi potreste trovarvi a pagare un’ imposta che non avevate previsto. Per i contribuenti che hanno sostenuto nel corso dell’anno spese deducibili o detraibili è comunque consigliabile fare la dichiarazione dei redditi per ottenere il rimborso di eventuali imposte già versate, ma non dovute. Qual è la differenza tra questi due tipi di spesa?

  • Oneri deducibili:  sono le spese che si possono sottrarre dal reddito complessivo e, pertanto, concorrono a ridurre l’imponibile su cui si calcola l’imposta (es. contributi previdenziali e assistenziali obbligatori e facoltativi, contributi per collaboratori domestici, assegni periodici al coniuge…)
  • Oneri detraibili: vengono sottratti, in percentuale del 19%, dall’importo dell’imposta già calcolato (es. canoni di locazione, interessi su mutui ipotecari, spese sanitarie, erogazioni liberali, assicurazioni sulla vita, spese per istruzione…)

Maggiori informazioni sulla dichiarazione dei redditi, compreso l’elenco completo degli oneri deducibili e detraibili, sono presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate.