IL BLOG DI
MISTER CREDIT
L'ultimo report dell'Osservatorio Cyber di CRIF conferma un dato già emerso in analisi precedenti: il nostro paese è uno dei più colpiti al mondo dal furto di dati personali. In particolare, siamo 5° per furto di dati relativi all'account e-mail e 15° per quelli delle carte di credito. Una posizione non certo invidiabile, che ci mette particolarmente a rischio di furto d'identità e altri crimini informatici.
Pensiamo ai nostri profili social, a quelli dei servizi streaming e a tutta un'altra marea di servizi più o meno importanti – incluso di recente anche lo SPID: quando ci dimentichiamo la password, è tramite l'indirizzo e-mail collegato al profilo che possiamo modificarla e quindi continuare a utilizzare il servizio in questione.
In breve, chi ha accesso al nostro indirizzo e-mail, ha accesso alla possibilità di utilizzare a piacere moltissimi servizi a noi intestati, magari cambiando la password e impedendoci l'accesso.
Non solo, ma nell'e-mail possono essere presenti altri dati personali che i cybercriminali possono sfruttare, come i dati dei nostri documenti d'identità, il numero di telefono e così via.
E ancora: possono realizzare un vero e proprio furto d'identità e utilizzare la nostra e-mail per truffare i nostri contatti, attraverso lo spear phishing ovvero il phishing mirato. Non è un caso che se la stragrande maggioranza degli account e-mail rubati è del tipo personale, il 9,3% è di tipo aziendale. Un dato in crescita del 3,7% rispetto al secondo semestre del 2022, che testimonia dell'interesse sempre maggiore dei cybercriminali verso gli account professionali, da cui possono facilmente compromettere le reti o i sistemi aziendali.
Un altro aspetto inquietante riportato dall'Osservatorio Cyber è quello relativo alla circolazione illecita dei dati delle carte di credito, circolazione che ha visto in Europa un balzo in avanti di quasi il 91% rispetto al primo semestre del 2022.
Non solo, ma nella quasi totalità dei casi i dati della carta di credito che circolano tra le mani dei cybercriminali sono completi, vale a dire che includono non solo il numero, ma anche CVV e data di scadenza. Sono, insomma, pronte all'uso, e possono essere usate per fare acquisti truffaldini o, proprio come molti altri dati personali, per mettere in piedi delle frodi creditizie.
Sempre CRIF sottolinea come un numero crescente di segnalazioni di dati rubati avvenga perché questi ultimi finiscono nel Dark Web, che si conferma il terreno prediletto per lo scambio di dati rubati. È di oltre 900.000 il numero di alert inviati, con un aumento rispetto al secondo semestre del 2022 di quasi il 18%.
Lo dimostrano numerose ricerche: nell'epoca del digitale, furti e truffe si svolgono sempre di meno nel mondo reale e sempre di più nel virtuale. Meno rischioso e più globalizzato, il web è per i cybercriminali una miniera d'oro di opportunità di guadagni illeciti, con il furto di dati ai primi posti tra le attività più diffuse e redditizie. Oggi è più facile vedersi rubare i dati della carta di credito che il portafoglio.
Ecco perché imparare come proteggere i nostri dati personali deve diventare un'assoluta priorità. Ed è per questo che ci teniamo a ribadire alcuni importanti principi:
Che fare se i tuoi dati finiscono comunque nelle mani sbagliate? Affidati ai servizi di Mister Credit: IDENTIKIT, che intercetta i tentativi di frode creditizia e ti permette di scoprire se sei vittima di un furto d'identità; e SICURNET, che monitora la diffusione dei tuoi dati nel web e nel Dark Web, e ti segnala se sono esposti ai rischi.
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