Vai al sito Mister Credit

IL BLOG DI
MISTER CREDIT

Mutuo tasso variabile con cap: scopri se conviene e come funziona


Con i tassi di interesse in netto rialzo da ormai alcuni mesi, sono sempre di più i mutuatari futuri o esistenti che si pongono il problema di porre un freno all'innalzamento delle rate. Ecco perché negli ultimi tempi è cresciuto tantissimo l'interesse su una categoria specifica di mutuo: il mutuo a tasso variabile con cap. Ma conviene davvero? E come funziona? Scopriamolo insieme.

Mutuo tasso variabile con cap: come funziona

Proprio come la sua controparte puramente variabile, il mutuo a tasso variabile con cap prevede un tasso allacciato all'andamento dell'indice di riferimento Euribor (a cui si aggiunge lo spread, il prezzo del mutuo stabilito dalla banca). Solo che il tasso può raggiungere solo una certa cifra stabilita in sede contrattuale, senza superarla. Questa cifra è appunto il cap.

Facciamo un esempio per scoprire meglio come funziona un mutuo con cap: prendiamo un mutuo con cap fissato al 3,5%. Se il tasso allacciato all'Euribor rimane di sotto di questa cifra, verrà applicato un variabile che permetterà al mutuatario di approfittarne al massimo quando il tasso scende. Se però sale, il tasso raggiungerà al massimo il 3,5%, quindi subentrerà il cap a bloccarlo. Questo permette di sapere in anticipo l'ammontare massimo che può essere raggiunto dalla rata, garantendo uno “scudo protettivo” contro i rialzi incontrollati.

In parole povere:

  • Se il tasso allacciato all'Euribor rimane inferiore al cap, si applica un variabile che permette di approfittare delle condizioni di mercato quando queste sono vantaggiose.
  • Se il tasso supera il cap, l'interesse applicato sul mutuo arriverà a un massimo prefissato (che è appunto il cap) senza superarlo.

Quindi il mutuo a tasso variabile con cap conviene?

Il mutuo a tasso variabile con cap è una possibile soluzione per chi non vuole o non può approfittare di un tasso fisso, perché magari nel momento in cui desidera accendere un mutuo questo risulta molto alto (com'è il caso in questo periodo), ma preferisce evitare l'incertezza del variabile puro.

Ma c'è un ma: com'è facile comprendere, porre un limite all'aumento dei tassi non conviene alle banche, che per annichilire ogni possibile rischio tendono ad applicare uno spread più alto. Nei fatti quindi il mutuo sarà sì più prevedibile, ma anche più costoso.
Non solo, ma la banca vorrà anche stabilire un tasso floor, cioè un tasso minimo al di sotto del quale non potrà scendere.

Insomma, prima di optare per un mutuo a tasso variabile con cap, valuta con attenzione a quanto ammonta il cap, a quando lo spread e a quanto il tasso floor, per evitare di ritrovarti con una rata comunque altissima rispetto al mercato.

Stai pensando di accendere un mutuo? Valuta il tuo profilo di affidabilità creditizia con METTINCONTO, un servizio che ti guida nell'accesso al credito e ti aiuta a capire le tue spese in sole 24 ore. E per le aziende c'è anche la versione BUSINESS!