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Rialzo tassi BCE: cosa cambia per le rate del mutuo?


Dopo anni di tassi vicini allo zero, la BCE ha deciso, con un provvedimento ampiamente previsto ma non nella sua portata davvero notevole, di effettuare un netto rialzo dei tassi di interesse.

Scopriamo a quanto ammonta, perché è importante per tutti noi e in che modo il rialzo dei tassi BCE nel 2022 potrà influire sulle rate di un mutuo.

Perché la BCE ha rialzato i tassi di interesse?

Era dal lontano 2014 che i tassi di interesse della BCE erano a zero o attorno allo zero, perseguendo una strategia di sostegno all'economia attraverso una maggiore circolazione del denaro che ha reso meno costoso accendere un credito.

Oggi, tuttavia, l'Eurozona si ritrova a vivere una nuova emergenza: l'inflazione, che ha raggiunto ormai il 9,1%. Spinta dall'aumento dei prezzi dell'energia, l'inflazione è un fenomeno purtroppo evidente a tutti noi ogni volta che facciamo la spesa. Rialzando i tassi, la BCE punta a ridurre la circolazione del denaro (dato che ricevere un prestito dalle banche diventerà più costoso), frenando l'inflazione.

Questo non significa, purtroppo, che si tornerà ai livelli pre-aumenti. Secondo la stessa BCE, nel 2023 l'inflazione scenderà al 5,5%. E a farne le spese sarà prima di tutto il PIL europeo, che si assesterà, sempre secondo le previsioni della banca centrale, al +0,9%, anche se alcuni grandi fondi di investimento già parlano di possibile rischio recessione per il nostro continente.

A quanto ammonta il rialzo dei tassi da parte della BCE?

La BCE aveva già rialzato i tassi dello 0,5% a luglio, ma nei primi giorni di settembre ha avviato un secondo aumento, ancora più corposo, dello 0,75%. Questo significa che oggi siamo arrivati al 1,25%, e si prevedono due ulteriori aumenti dello 0,5% nel corso del 2023.

I tassi BCE dovrebbero insomma raggiungere un valore di circa il 2,25-2,50% entro l'anno prossimo, un valore che non si vedeva dal 2008.

Quali sono le conseguenze del rialzo dei tassi BCE sulle rate di un mutuo?

Vediamo in che modo i rialzi dei tassi BCE influenzeranno chi ha un mutuo:

  • Mutui a tasso variabile: Il rialzo dei tassi BCE avrà senza dubbio un effetto notevole sulle rate dei mutui a tasso variabile. Secondo una stima del Sole24Ore, chi ha un mutuo ventennale da 100.000 € potrebbe ritrovarsi a pagare rate anche del 35% più care da qui a nove mesi (da 445 € a 600 €). Gli aumenti sarebbero più contenuti per i mutui più elevati e di durata maggiore, con incrementi sulle rate del 8,5-9%.
  • Mutui a tasso fisso: Chi ha già acceso un mutuo a tasso fisso non risentirà degli aumenti, ma il discorso cambia per chi vuole avviarne uno. Il costo di questa tipologia di mutuo è infatti considerevolmente aumentato, con interessi attorno al 3% mentre fino a pochi mesi fa erano attorno all’1%.

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