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Mappa del credito 2021: cresce il credito alle famiglie, ma anche la solvibilità


La Mappa del Credito elaborata da noi di Mister Credit e giunta all'ultimo aggiornamento, quello relativo al primo semestre del 2021, offre uno spaccato interessante delle finanze delle famiglie italiane in tempi di pandemia. Vediamo insieme i risultati del nostro studio.

Aumenta la percentuale di italiani che hanno contratto un finanziamento

Il primo dato notevole è un +3,6% nella percentuale di italiani maggiorenni che hanno contratto un prestito, arrivata al 42,7%. Sono insomma sempre di più gli abitanti dello Stivale che scelgono di accedere al credito, beneficiando senza dubbio dei bassi tassi di interessi e delle agevolazioni sull'acquisto della prima casa. Come sottolineato nella nostra intervista a Vito Lops, questo è certamente un buon momento per fare il grande passo e accedere alla proprietà di un immobile.

I mutui infatti costituiscono il 21,2% dei prestiti al momento attivi, anche se circa un terzo delle compravendite di immobili nel nostro paese avviene senza accedere al credito. Chi accende un mutuo, per contro, opta per piani di rimborso più lunghi rispetto a quanto avveniva anni fa.

Calano le rate mensili e cresce la solvibilità

Ed è proprio quello appena citato nel precedente paragrafo uno dei motivi per cui le rate sono in calo rispetto agli anni passati. In media, gli italiani pagano 320€ al mese sui loro prestiti attivi, rispetto ai 333€ del 2020 e ai 344€ del 2019.

Nonostante l'aumento nel numero di italiani che ricorrono ai finanziamenti, insomma, le rate si fanno meno pesanti. Non solo, ma cresce anche la solvibilità, merito anche delle iniziative del governo per il sostegno al reddito e alle moratorie per il congelamento delle rate del mutuo.
Queste ultime, dallo scoppio della pandemia a marzo 2020 fino ad oggi, hanno consentito quasi un milione e mezzo di sospensioni dei rimborsi, ma sono in fase di esaurimento.

Il tasso di default delle famiglie ha dunque toccato il suo valore minimo degli ultimi anni, 1,2%, ma è difficile dire se rimarrà tale anche una volta concluse le moratorie e “scongelate” le rate dei debiti.

Finanziamenti: oltre la metà dei prestiti finalizzati a beni e servizi

Un altro dato interessante è quello che riguarda la tipologia dei finanziamenti. Abbiamo già detto che i mutui sono poco più di un quinto del totale (anche se pesano molto sull'ammontare complessivo da rimborsare), mentre aumentano i prestiti finalizzati al consumo. Questi sono ormai oltre il 50% del totale, mentre erano il 46% nel 2020. Un trend che si è mantenuto costante negli ultimi anni, a cui fa da specchio il calo dei prestiti personali allo scopo di ottenere liquidità, scesi dal 32,6% del 2020 al 28,4% del 2021.

Anche in questo caso, il motivo è almeno in parte dovuto ai forti incentivi per rilanciare i consumi, ad esempio quelli sull'acquisto di un'auto o al bonus tv. E anche, senza dubbio, a una maggiore propensione degli italiani a richiedere un finanziamento anche per spese che riguardano più il loro stile di vita (viaggi, tecnologia, ecc) che un progetto di vita (come la casa).

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