IL BLOG DI
MISTER CREDIT
Sempre meno utilizzati per comunicare, sostituiti nelle nostre preferenze da WhatsApp e dalle altre app social, i “vecchi” SMS sono sempre più tra le “esche” predilette dai cyber-criminali. Sono infatti in aumento – lo segnalano la Polizia postale e l’ultimo rapporto Clusit sulla sicurezza Ict in Italia – i messaggi truffa che arrivano sui nostri smartphone con l’obiettivo di carpire informazioni personali e finanziarie. Questa tipologia di attacco informatico è chiamata “smishing” (dalla combinazione delle parole SMS e phishing) ed è particolarmente insidiosa perché, a differenza dei tentativi di phishing via email, in gran parte bloccati dai filtri antispam, arriva sul telefonino senza che si attivi alcun campanello di allarme. Il messaggio SMS fraudolento, in genere, invita a sbloccare o verificare il conto bancario facendo clic su un link che porta ad un sito web fasullo, oppure chiamando un numero di telefono a cui risponde un truffatore che finge di essere la banca. Ad esempio:
Ma i messaggi trappola dei malintenzionati possono fare riferimento anche a vincite a presunti concorsi, offerte di lavoro, regali, scadenza delle password di accesso.
Per essere più consapevoli in materia di cybersicurezza, possiamo consultare le 21 cose da sapere per tutelarci da truffe, frodi online e furti d’identità. Inoltre, per controllare la circolazione dei nostri dati personali e finanziari sul web possiamo rivolgerci a Sicurnet, mentre Identikit ci avvisa ogni volta che una linea di credito viene aperta a nostro nome.
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