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Dipendenza da smartphone: i consigli dei pediatri per evitare rischi per i minori


Stress e insonnia, dipendenza e isolamento: crescono, soprattutto tra i ragazzi, le malattie psicologiche legate all’uso scorretto di smartphone, internet, videogiochi e social. L’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità, giorni fa ha riconosciuto in modo ufficiale la dipendenza da videogame come una malattia. Il “gaming disorder” è descritto come “una serie di comportamenti persistenti o ricorrenti che prendono il sopravvento sugli altri interessi della vita con conseguenze negative sulla sfera personale, familiare, sociale, educativa e professionale”. In Italia, secondo una indagine Aesvi-Gfk, sarebbero a rischio dipendenza da videogiochi oltre 270mila ragazzi tra i 12 ed i 16 anni. Un quadro preoccupante, confermato dalla diffusione anche nel nostro Paese della sindrome di “Hikikomori”, un fenomeno di isolamento patologico che secondo la Società Italiana di Pediatria, “in Italia coinvolge circa 120 mila adolescenti che trascorrono su internet oltre 12 ore al giorno, mostrando sintomi importanti di patologie psichiatriche”. La Società Italiana di Pediatria mette perciò in guardia i genitori dai potenziali rischi derivanti dall’abuso dei dispositivi digitali da parte dei ragazzi, disattenzione, distrazione, fino a sei ore e mezza di sonno perse a settimana e aumento degli incidenti. Vengono individuati sentimenti di forte ansia e irritabilità in seguito a periodi di astinenza, caratteristiche tipiche di una vera e propria dipendenza. “DIALOGO E REGOLE CHIARE”. I CONSIGLI DEI PEDIATRI Che cosa possono fare i genitori per evitare che cattive abitudini digitali possano avere effetti dannosi sulla salute psicofisica dei propri figli? Innanzitutto, occorre prestare attenzione ai primi campanelli di allarme segnalati dai pediatri: “frequenti mal di schiena, mal di testa, modifiche nei ritmi del sonno, problemi agli occhi, scarsi risultati scolastici, mancanza di interessi e incapacità di staccarsi dallo smartphone”. Ma soprattutto è di fondamentale importanza l’educazione digitale. A questo fine, per aiutare i genitori ad insegnare ai ragazzi a gestire al meglio il rapporto con la tecnologia, la Società Italiana di Pediatria ha stilato queste 5 raccomandazioni: Parla con tuo figlio. È importante favorire una comunicazione aperta tra genitore e adolescente, spiegando ai ragazzi cosa vuol dire un utilizzo positivo e intelligente dei media device, prestando attenzione ai contenuti che vengono pubblicati e letti e ricordando loro che è indispensabile proteggere la privacy online per tutelare se stessi e la propria famiglia. Comprendi, impara e controlla. Il genitore dovrebbe monitorare il tempo che il proprio figlio spende su tablet, smartphone e pc, imparando per primo ad utilizzarle e a comprendere a fondo il loro funzionamento in modo da condividere, per quanto possibile, le attività sui media device con i figli.   Stabilisci limiti e regole chiare. Occorre limitare il tempo di utilizzo di smartphone, tablet e pc durante il giorno o nei fine settimana, stabilendo orari precisi di divieto per esempio durante i pasti, i compiti e le riunioni familiari. Considerare i media come un’opportunità di intrattenimento per tutta la famiglia per guardare film, ascoltare musica o condividere contenuti social. Dai il buon esempio. Come genitore l’esempio è fondamentale, per questo mamme e papà dovrebbero limitare per primi l’utilizzo di smartphone quando si è in famiglia e durante i pasti; è importante inoltre che i genitori scelgano sempre contenuti appropriati e linguaggi adeguati sui social network. Fai rete. È indispensabile la collaborazione tra genitori, pediatri e operatori sanitari per tutelare e sostenere i ragazzi attraverso campagne di informazione che forniscano una maggiore consapevolezza degli aspetti positivi ma anche dei rischi che presentano l’uso eccessivo dei media device”.