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Dalla casa al proprietario, dall’agenzia alla banca: ecco le dieci domande fondamentali da porsi per acquistare casa al meglio, risparmiando e senza brutte sorprese.
Se l’intestatario della casa è una persona basterà la sua volontà per vendere. Se è sposato in comunione di beni occorrerà il consenso anche del coniuge. Se i proprietari sono più d’uno (ad es. più fratelli), servirà l’ok di tutti.
In questo caso le banche solitamente rifiutano di erogare mutui, poiché i legittimi eredi potrebbero chiedere la revoca della donazione. Soltanto trascorsi 10 anni dalla morte del donante o 20 anni dalla donazione l’acquisto può dirsi sicuro.
Occorre essere certi che chi vende abbia i poteri per farlo e verificare mediante una visura camerale che la società sia in salute e non rischi il fallimento. Se si acquista una casa in costruzione dall’impresa costruttrice esiste una normativa specifica che tutela l’acquirente nei confronti dei rischi che possono presentarsi fino alla stipula del rogito.
Per un acquisto sicuro è indispensabile che ci siano questi documenti: atto di provenienza (atto d’acquisto, di successione o di donazione); visura catastale; planimetria catastale; permesso a costruire del Comune o dichiarazione di atto di notorietà; visura ipotecaria, per essere certi che la casa non sia stata data a garanzia a un creditore; certificazione energetica; certificato di agibilità dell’immobile.
L’agente immobiliare deve essere iscritto al registro delle imprese o al REA presso la Camera di commercio. Deve informare compratore e venditore di tutto ciò che può influire sul buon esito della compravendita. E recuperare i documenti su casa, proprietario, eventuali ipoteche e condominio (spese arretrate o previste).
Non esiste una provvigione fissa per legge, ma è raro che questa sia inferiore al 3%+iva del prezzo dell’immobile. Il consiglio è quello di trattare sia sull’importo del compenso sia sulle tempistiche.
Le agenzie possono offrire anche un servizio di ricerca del mutuo tramite mediatori creditizi, ma ci si può anche rivolgere direttamente alle banche per risparmiare le spese di mediazione.
Scegliendo il tasso fisso gli interessi e la rata del mutuo saranno sempre uguali: è consigliato quando i tassi sono bassi. Scegliendo il tasso variabile gli interessi sono di solito minori, ma c’è il rischio che possano aumentare nel tempo. Per approfondire l’argomento rimandiamo all’articolo Che cosa dobbiamo sapere prima di scegliere un mutuo.
Solitamente insieme all’erogazione del mutuo alla banca vanno pagate anche le spese di istruttoria (dallo 0,2% all’1% circa), le spese per il perito (200-300 euro), l’imposta sostitutiva (0,25% del prestito per l’abitazione principale e il 2% per la seconda casa) e la polizza scoppio/incendio.
Ricordiamo che non siamo obbligati ad aprire un conto corrente per l’erogazione del mutuo e che la polizza scoppio/incendio è l’unica obbligatoria per avere il mutuo. Prima di una scelta importante e impegnativa com’è quella di comprare casa con un mutuo, possiamo valutare al meglio la nostra affidabilità creditizia con METTINCONTO, il servizio di Mister Credit che in modo facile e veloce ci permette di tenere sotto controllo la nostra situazione e di richiedere credito in maniera sicura e consapevole.
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