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MISTER CREDIT
Il primo semestre del 2017 ha segnato un aumento del 4,1% del credito concesso agli italiani: il 35,4% della popolazione maggiorenne risultava avere un contratto di credito attivo e rimborsava una rata media mensile di 356 euro. L’importo medio ancora da pagare (altrimenti noto come indebitamento residuo) è stato registrato pari a 34.114 euro. Questi sono i dati di CRIF relativi al primo semestre 2017, che ci dicono quindi che ci sono più italiani che ricorrono al credito al consumo e che la sostenibilità finanziaria è solida. Per quel che riguarda il mondo delle imprese, invece, i primi sei mesi dell’anno hanno fatto registrare un calo dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2016. Si tratta di un piccolo segnale di rallentamento dopo tre anni di crescita continuativa. A frenare, in questo caso, sembrano essere più le imprese del nord, mentre al centro e al sud sono Puglia, Sardegna, Sicilia e Calabria a segnare i dati più positivi. L’importo medio richiesto dalle imprese è pari a 76.500 euro. Le richieste da parte di imprese individuali sono rimaste stabili rispetto al primo semestre dell’anno scorso e hanno fatto registrare un importo medio di 34.263 euro. Le società di capitale, con un calo del 4,1%, hanno invece segnato un importo medio di 105.520 euro. Per le imprese, come per i consumatori privati, l’affidabilità creditizia è fondamentale quando si parla di accesso al credito. I parametri di analisi dell’affidabilità possono variare tra privati e aziende ma i dati fondamentali rimangono gli stessi, cioè l’andamento della storia creditizia e la capacità di restituire il prestito ottenuto nei tempi e nelle modalità previste dal contratto che è stato sottoscritto.
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