IL BLOG DI
MISTER CREDIT
Che li si chiami nativi digitali o no, i bambini di oggi sono nati e cresciuti con tantissimi dispositivi digitali intorno a loro: il touch screen è naturale così come i gesti per controllarlo, i comandi e gli usi di smartphone e tablet sono intuitivi, immediati. La domanda che in molti si pongono, soprattutto tra i genitori e gli insegnanti, è: ma questi dispositivi sono sicuri per i bambini? Una prima risposta può essere che più i bambini sono seguiti ed educati dalla famiglia e dalla scuola all'uso consapevole, più questi oggetti tecnologici sono sicuri per loro e possono rappresentare un'opportunità e non un rischio. Ma la sicurezza non dipende solamente dall'utente. Un'indagine svolta dall'Autorità italiana per la protezione dei dati personali, in collaborazione con altre autorità internazionali che fanno parte del Global Privacy Enforcement Network ha dato un risultato che può preoccupare: su un campione totale di 35 tra siti e applicazioni dedicati ai più giovani, ben 21 presentavano gravi rischi per la protezione della privacy dei bambini e, in otto casi, hanno richiesto ulteriori attività di verifica. Tra i rischi più seri: l'identificazione del minore attraverso la raccolta di dati personali, la geolocalizzazione, la condivisione dei dati raccolti con soggetti terzi, la presenza di banner pubblicitari che possono portare il minore su un sito o un'applicazione esterna, la mancanza di un'informativa sulla privacy chiara e completa. Le parole del garante Antonello Soro hanno sottolineato i possibili rischi. "I risultati dell'indagine condotta dagli esperti evidenziano che siamo ancora molto lontani da una corretta tutela dei dati dei minori. È sempre più evidente che quasi tutti i bambini tra gli 8 e i 13 anni usano strumenti tecnologici collegati in rete, ma non sono adeguatamente protetti". Essere consapevoli dei potenziali pericoli è il primo passo per muoversi serenamente tra siti e applicazioni. Se poi vogliamo accompagnare i nostri ragazzi alla scoperta delle possibilità di internet, possiamo seguire i consigli che Mister Credit ha riunito in Happy New Web.
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