IL BLOG DI
MISTER CREDIT
Abbiamo più volte parlato della presenza dei minori sui social network, sottolineando l'importanza dell'educazione critica e della presenza dei genitori per accompagnarli nella loro esplorazione della rete. E proprio da un genitore viene un'interessante riflessione sulla presenza online dei figli, dal momento della nascita (o dalla prima ecografia) in avanti. Eugenia Burchi, che si autodefinisce “mamma geek”, aveva deciso da subito di non pubblicare le immagini di sua figlia. Un paio di mesi dopo la nascita, in molti le hanno chiesto perché non condividesse le foto della bimba: tutti gli amici lo facevano, per loro era naturale mettere sui social network i momenti di intimità con i loro figli piccoli. L'anomalia era proprio la scelta di non pubblicare nessuna foto. Ed ecco come la neommama risponde: “Per quanto mi riguarda, di più bello c’è la possibilità che mia figlia possa scegliere da sola, un giorno, quali dei suoi ritratti pubblicare. Che non cresca con una digital shadow su cui non ha, e non avrà, nessuna possibilità di intervenire. Che venga rispettata, in modo che sarà poi più facile spiegarle che la vita in rete richiede lo stesso rispetto di quella offline (e che, tra le due, non c’è una vera distinzione)”. Perché la gestione della privacy non è così semplice come appare a noi utenti, perché aziende come Facebook tengono, per un tempo indefinito, copie di tutti i contenuti che gli utenti pubblicano con la facoltà di utilizzarle in qualsiasi momento. In un'epoca in cui (e in Europa, probabilmente, stiamo arrivando a percentuali simili) un piccolo gesto di difesa e attenzione come quello della mamma geek ci aiuta a riflettere più a fondo su ciò che condividiamo.
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