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MISTER CREDIT
Gli strumenti che la tecnologia digitale ci offre cambiano a una velocità sempre maggiore. Questo crea problemi non solo agli utenti, ma anche al legislatore, spesso costretto a inseguire le novità. È anche per questa ragione che i reati compiuti attraverso le reti informatiche sono più difficili da investigare e punire. Lo stesso discorso vale per la protezione della privacy, sottoposta a minacce sempre nuove. A luglio, il Garante per la privacy ha pubblicato le “Linee guida in materia di attività promozionale e contrasto allo spam”. L'obiettivo è chiaro: difendere gli utenti da pratiche commerciali scorrette e marketing selvaggio.
Si tratta di un aggiornamento della normativa sviluppata negli ultimi anni che segue l'evoluzione degli strumenti di marketing e promozione via internet. Le nuove linee guida definiscono lo spam: “comunicazioni per l'invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale effettuate, in violazione delle norme del Codice, con sistemi automatizzati di chiamata senza operatore (telefonate preregistrate) oppure con modalità assimilate alle prime (quali: email, fax, sms, mms)”.
I soggetti che vogliono inviare comunicazioni promozionali hanno l'obbligo di fornire un'informativa chiara e completa e di richiedere il consenso preventivo (scritto) all'invio di comunicazioni (opt-in). Le linee guida si soffermano poi sulle nuove forme di spam:
Se ricevete comunicazioni promozionali a cui non avete mai dato il vostro consenso, ricordatevi che potete segnalarle al Garante, che si occupa di monitorare e sanzionare le violazioni al Codice.
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