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Furto d’identità, l’ultimo atto della storia di Luca


Vi ricordate la storia di Luca? Gli avevano rubato l’identità per acquistare un’auto. La finanziaria gli sollecitava il pagamento di un debito di 14mila euro. Ecco come è andata a finire. Per diversi mesi non ho avuto notizie concrete di come stessero andando le indagini e l’estate è trascorsa senza grandi novità. Ai primi di settembre, invece, è arrivata la doccia fredda. Ho ricevuto infatti una telefonata dal mio avvocato, che ha seguito la pratica e che ha sempre chiesto di poter sapere come procedevano le ricerche del truffatore che si era spacciato per me nell’acquisto di una macchina. Con una certa delusione l’avvocato mi ha comunicato l’arrivo dell’istanza di archiviazione della mia denuncia/querela per il furto di identità che avevo subìto. Siamo venuti a sapere che le indagini hanno coinvolto diverse città, da quella dove è stata acquistata la macchina a quella dove la macchina è stata rivenduta e anche altre località. Dalle carte che l’avvocato ha potuto visionare emerge che le forze dell’ordine non ne sono venute a capo e che non è stato possibile rintracciare l’autore del reato. Il mio caso, quindi, è stato archiviato in quanto non si sa chi abbia commesso la truffa. Ad oggi la mia riflessione è purtroppo piuttosto amara. Posso accettare che non si riesca a risalire a quell’uomo, vista ormai l’enorme furbizia e la sempre più ampia preparazione di questi truffatori. Ma l’aspetto che lascia interdetti è il non essere riconosciuto innocente se non indirettamente. Non hanno trovato il colpevole? Pazienza, ma non è stato messo agli atti che io non c’entro nulla! In questo senso, per la legge, il dubbio rimane. Forse la mia totale estraneità ai fatti è evidente a chi ha fatto le indagini, ma spero che questo sia chiarito in modo limpido anche nel verbale di chiusura. Spero insomma che non accada altro, e che non mi vengano date colpe, eppure ad oggi non lo posso escludere. Io e il mio avvocato saremo pronti a una ulteriore battaglia legale, per difendermi ancora una volta. Rimane un’ultima domanda: alla fine chi pagherà per tutte le spese legali e per tutti i disagi che avrò sopportato?