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Usi il Wi-Fi? Ecco come proteggerti dal furto di dati


Questo articolo è stato originariamente pubblicato il 04/06/2014. È stato rivisto e ripubblicato a gennaio 2024.

 

 

Le reti Wi-Fi sono diventate indispensabili per connettere i nostri dispositivi mobili. Prima di connettersi, tuttavia, è importante prendere precauzioni contro le intrusioni degli hacker. Ne avevamo già parlato nel caso di reti Wi-Fi di luoghi pubblici “tipici”, come gli aeroporti o le piazze connesse, senza dimenticare i bar, le biblioteche e ogni luogo in cui è possibile rilevare una qualsiasi Rete Pubblica. Fino a poco tempo fa, in Italia era obbligatorio per legge identificare qualsiasi accesso internet. Con la legge Pisanu ogni gestore era tenuto a identificare, con copia del documento d’identità, le persone che ottenevano l’accesso alla rete. Dal 2011, con l’abrogazione di questa legge, ne è derivata una maggiore libertà, ma anche più rischi. 

 

Perché le reti Wi-Fi possono essere a rischio intrusione? 

Da una semplice ricerca online scopriamo che esistono moltissimi tutorial che segnalano programmi per crackare, hackerare, insomma bucare una rete Wi-Fi. In effetti, chiunque può intercettare tutti i dati che passano attraverso la rete a cui siamo collegati attraverso lo “sniffing”. Con questa tecnica si può osservare la navigazione della vittima, ma anche raccogliere le credenziali per l’accesso alla posta elettronica e siti internet, con tutte le conseguenze che possiamo immaginare: accesso ai nostri profili sui social network e sui siti di servizi finanziari. 

 

Come ci si protegge? 

La prima protezione è costituita dalla Wi-Fi Protected Access (WPA e WPA2) che è un protocollo di cifratura per lo scambio di dati all’interno di una rete senza fili. In parole povere: è la password con cui si accede a una rete Wi-Fi. Dopo la scoperta di diverse falle dei primi protocolli WPA, si è passati al WPA2 che nonostante tutto non garantisce la sicurezza totale. Il codice segreto del router può essere cambiato con un codice alfanumerico di una certa lunghezza. Per i consigli su come impostare correttamente la password vi rimandiamo qui: in ogni caso, scegliete una password di non meno di 8 caratteri, alfanumerica.

Inoltre, è possibile impostare un filtro basato sui mac address. Il mac address è un codice univoco associato a ogni dispositivo con connessione wi-fi: di solito lo trovate scritto sulla scatola. È possibile impostare una lista di dispositivi autorizzati a connettersi alla vostra rete: in questo modo, se qualcuno prova a entrare col suo notebook o col suo cellulare, non ci riuscirà. Naturalmente, anche questo filtro non è sicuro al 100%: se è possibile, effettuate sempre le operazioni bancarie connettendovi via cavo e non via Wi-Fi.

Un altro modo per proteggersi dai rischi della connessione alle reti wi-fi pubbliche è quello di utilizzare una connessione VPN. L’acronimo VPN sta per Virtual Private Network, ovvero “rete privata virtuale” e consiste in uno strumento che dà la possibilità di stabilire una connessione privata quando si utilizzano le reti pubbliche. Si tratta di un particolare servizio di rete che garantisce un elevato livello di sicurezza informatica perché permette ad un utente di accedere da remoto a una rete informatica privata. Se si naviga online con una connessione VPN il traffico di dati viene mascherato e diventa invisibile, impedendo ai cybercriminali di avere accesso a informazioni personali come le password e i dati delle carte di credito. Attualmente esistono servizi VPN gratuiti, che impongono dei limiti sulla quantità di traffico mensile, e a pagamento.

 

Un altro tipo di protezione è quella presente nei nostri computer, in cui è consigliabile avere programmi antivirus e firewall aggiornati: la funzione del firewall è proprio quella di bloccare le comunicazioni non autorizzate tra il nostro pc e la rete. Ci dovrebbe essere una maggiore sensibilizzazione rispetto ai pericoli delle reti Wi-Fi, soprattutto per l’utilizzo incredibilmente diffuso che se ne fa oggi. Ben vengano la tecnologia, gli smartphone e i tablet, ma è nostro dovere anche renderci conto che i rischi stanno aumentando ogni giorno di più e non dobbiamo pensare che “tanto a me non succedono queste cose” oppure che “in fondo, cosa mi possono rubare?”.

Se non si ha la certezza di connettersi a una rete sicura, meglio affidarsi alla rete dati del proprio smartphone I criminali informatici ragionano spesso sui piccoli furti (moltiplicati per migliaia) di conti bancari oppure su furti tanto rapidi che la vittima se ne accorge quanto è ormai troppo tardi.