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Black Market: Symantec presenta i suoi dati sul cybercrimine


Recentemente a Milano si è svolto Black Market, un evento ideato da Symantec per discutere sull’aumento del crimine informatico e su quanto questo stia incidendo in maniera negativa sull’economia.

I cybercriminali stanno diventando sempre più efficienti e colpiscono regolarmente sia aziende che privati. Il rapporto stilato da Symantec parla di un ammontare di danni di circa 750 miliardi di euro.

Ma cosa cercano i cybercriminali?

Dati.

 

Gli hacker forzano le misure di sicurezza di siti e social network per impossessarsene e poi rivenderli in quella che è stata definita Underground Economy, un vero e proprio mercato nero dei dati.

Ogni tipologia ha un prezzo ben preciso che varia a seconda della qualità. Si va dai 0,85 a 30 dollari per dati sui possessori di carte di credito. I dati bancari vanno da un minimo di 15 a un massimo di 850 dollari. Il costo per un’identità digitale completa varia dai 3 ai 20 dollari, gli account email muniti di dati per l’accesso a servizi online, possono valere da 1 a 20 dollari e gli indirizzi di posta elettronica hanno un valore che varia da 1,70 a 15 dollari per Mb. Vi sono poi gli Shell script (2-5 dollari), Mailer (4-10 dollari), Cash Out Services (fino a 600 dollari) ed infine le credenziali per gli amministratori di siti Web che possono valere fra i 2 e i 30 dollari.

A peggiorare la situazione è la facilità con la quale qualsiasi malintenzionato possa entrare in possesso del cosiddetto “Crimeware Kit”, un kit contenente informazioni e istruzioni che permettono a chiunque di realizzare un malware e di utilizzarlo per sottrarre informazioni personali e altri tipi di dati. Con soli 700 dollari, per esempio, si può acquistare Zeus, uno dei kit più utilizzati, senza contare il fatto che alcuni forum specializzati li offrono addirittura gratuitamente.

Inoltre, molto spesso la perdita di dati sensibili è dovuta ad una mancanza di attenzione da parte dei dipendenti delle aziende, ad incidenti, pigrizia, o ad un semplice sottovalutare il rischio. Senza calcolare gli smarrimenti di laptop, smartphone e chiavette usb in luoghi pubblici, come per esempio aeroporti o stazioni ferroviarie. Dati lasciati alla mercé di malintenzionati che aspettano questo genere di occasioni per perpetrare il furto e la conseguente vendita di dati.

Ma è possibile difendersi dal traffico illecito dei dati online?

Come evidenziato dalle ricerche che vi riportiamo sul nostro blog e da convegni come quello di Symantec, il tema dei furti d’identità online diventa ogni giorno più presente. Per questo Mister Credit lancerà, all’inizio del 2011, un nuovo servizio studiato e costruito ad hoc. Sarà un servizio inedito per il mercato italiano, un mercato sempre più presente sui social network e sui siti di e-commerce.