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MISTER CREDIT
Questo articolo è stato originariamente pubblicato il 18/09/2023. È stato rivisto e ripubblicato ad aprile 2024.
Le offerte di lavoro truffa non sono certo una novità dell'epoca digitale: dallo schema Ponzi in avanti, moltissime “aziende” hanno promesso lauti guadagni poi rivelatisi puri miraggi a persone spesso in stato di necessità. La rete non ha fatto altro che cambiare il mezzo di comunicazione attraverso cui i truffatori agiscono.
In questo post andremo a scoprire come funzionano le truffe sulle offerte di lavoro e come capire se un annuncio di lavoro è falso.
Tutto comincia con un annuncio su un sito di offerte di lavoro, o con un post sponsorizzato sui social, o ancora con un'e-mail. Il contenuto può variare, ma i punti essenziali sono sempre gli stessi: un'azienda ricerca personale per un lavoro da svolgere da remoto o in autonomia, con possibilità di guadagno decisamente superiori alla media. Più di rado, l'annuncio pare più realistico e propone un lavoro tradizionale.
Spinta dal bisogno, la vittima risponde all'annuncio ed è qui che scatta la trappola. L'”azienda” risponde richiedendo l'invio di dati personali e magari anche sollecitando il pagamento di una somma di denaro per l'acquisto del materiale necessario a svolgere il compito o della merce da rivendere, oppure per un'assicurazione o il pagamento dei contributi e così via.
Quindi, una volta avuto quello che vogliono, i criminali spariscono nel nulla. Se sono particolarmente arditi, ritornano alla carica con nuove richieste.
In sostanza lo scopo della truffa è carpire dati personali per commettere furti d’identità o per riciclare denaro sporco, facendolo transitare sui conti correnti delle vittime. Chi mette a disposizione i propri dati può subire la clonazione della carta, trovarsi il conto corrente alleggerito o debitori per finanziamenti mai richiesti, o addirittura ritrovarsi accusato di riciclaggio, reato punibile con una pena che varia dai 4 ai 12 anni.
Come molte altre tipologie di truffe, tra cui le truffe romantiche, gli annunci di lavoro falsi prendono di mira persone vulnerabili, spesso in stato di indigenza o con una scarsa conoscenza dei rischi della rete.
Ma non bisogna fare l'errore di pensare che le vittime siano solo persone poco avvezze all'uso della tecnologia. Spesso, anzi, si tratta di giovani che sanno poco del funzionamento del mondo del lavoro e si lasciano sedurre dalla possibilità di guadagnare qualche soldo extra. In questo caso, il principale strumento utilizzato dai cybercriminali sono i social e gli strumenti di messaggistica, soprattutto Telegram.
Di recente, la Polizia Postale ha lanciato un allarme relativo al boom di annunci di lavoro di lavoro falsi, e alcuni consigli per riconoscerli. Eccoli in sintesi:
Temi che i tuoi dati personali siano finiti in cattive mani e magari circolino sul Web? Niente paura, c'è SICURNET, il servizio che monitora la diffusione dei tuoi dati personali e ti avvisa se sono in pericolo!
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