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Il credito sente la crisi: la contrazione continuerà nel 2013?


L'andamento del credito al consumo continua a essere negativo anche per l'anno appena concluso, con tendenze già individuate durante i primi mesi del 2012. Secondo i dati Assofin, riportati da Il Sole 24 Ore, il valore complessivo erogato ha registrato un calo dell'11,7%, fermandosi a 48,07 miliardi di euro. Se guardiamo nel dettaglio, vediamo che la contrazione più forte si è verificata per la cessione del quinto dello stipendio, che ha segnato un -20,7%, attestandosi su 4 miliardi di euro. Seguono i prestiti personali, scesi del 15,5% (a quota 17 miliardi) e i prestiti finalizzati, con una caduta del 13,5% e con il settore auto che incide in negativo (-18%). In leggera controtendenza le carte di credito che consentono il pagamento rateale: +1% (per un valore di poco superiore ai 13 miliardi). L'analisi dell'importo medio delle operazioni conferma invece una certa stabilità: per i prestiti personali il valore è di 11.500 euro, per quelli finalizzati all'acquisto di un'automobile si attesta sugli 11.000 euro, mentre la cessione del quinto supera i 17.000 euro. Questi dati sembrano essere in linea con quelli relativi al 2011. Le famiglie italiane scelgono dunque la prudenza davanti a una situazione di crisi che continua e che, in molti casi, costringe a ricorrere ai risparmi. Non solo: a causa di questa situazione di difficoltà i criteri per la concessione dei prestiti sono diventati più restrittivi. In questo contesto, è fondamentale valutare la propria situazione economica e la propria affidabilità creditizia prima di chiedere un prestito o un mutuo. Le ipotesi di ripresa sono molto caute, a causa del protrarsi della riduzione di reddito disponibile per le famiglie. Il 2013 del credito al consumo potrebbe quindi vedere ancora una contrazione (minore rispetto a quella del 2012) e i primi segnali di ripresa nel 2014. Per i mutui, invece, il recupero potrebbe già arrivare entro quest'anno, anche se molto contenuto, e proseguire nel 2014 (rispettivamente +0,9% e +1,6%, secondo i dati dell'Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia).