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Vittima di furto d'identità? Ecco cosa fare


L'aumento dei furti di identità nel nostro Paese, documentato dall'Osservatorio CRIF sulle frodi creditizie, ci mostra che si tratta di un tipo di reato a cui tutti dobbiamo prestare massima attenzione: potremmo ritrovarci vittime senza nemmeno rendercene conto, come è successo a Luca, di cui vi abbiamo raccontato la storia nelle ultime settimane. La prima difesa contro i furti di identità siamo noi stessi: dobbiamo stare attenti alle informazioni personali che rendiamo disponibili, non solo online. Molte volte, infatti, i ladri di identità sfruttano la nostra fiducia per carpire informazioni. Altre volte può succedere che un hacker riesca a recuperare i dati da un nostro vecchio computer o da documenti che abbiamo buttato nel cestino senza averli distrutti. Sfruttando diversi tipi di ricerche e tecniche di social engineering i truffatori riescono ad avere in mano gli elementi sufficienti per richiedere e ottenere finanziamenti a nostra insaputa. Ci sono diversi segnali che possono farci capire che la nostra identità ci è stata sottratta. Ecco i principali: • la vostra banca rifiuta una richiesta di prestito perché risultate insolventi, ma non avete nessun finanziamento in corso; • un'agenzia di recupero crediti vi contatta intimando di saldare un importo non pagato di cui voi non sapete nulla; • sulla vostra carta di credito o sul vostro conto bancario risultano spese che non avete mai fatto. Se vi trovate in una di queste situazioni, la prima cosa da fare è sporgere denuncia alle Forze dell'Ordine, presentando eventualmente un resoconto scritto dei fatti e allegando tutti i documenti che ritenete necessari per dimostrare la vostra estraneità. Se siete contattati da un'agenzia di recupero crediti, per esempio, fatevi inviare la documentazione relativa al finanziamento per cui risultate insolventi e controllate i dati personali che sono stati utilizzati per presentare la richiesta, segnalando le eventuali incongruenze al momento della denuncia. Successivamente, è importante inviare copia della denuncia agli altri soggetti che possono essere coinvolti nella truffa: dall'agenzia di recupero crediti alla banca in cui è stato registrato il conto per ricevere il finanziamento. L'invio di una copia della denuncia a CRIF comporta che l'eventuale posizione aperta a vostro nome come pagatore insolvente in seguito alla truffa venga cancellata, garantendovi così la possibilità di accesso a prestiti e finanziamenti. Per dormire sonni più tranquilli, infine, c'è Identikit, il servizio di Mister Credit che vi notifica ogni volta che viene fatta una richiesta di credito a vostro nome.