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Nuove norme contro il furto d'identità nel credito al consumo


È entrato in vigore il 16 luglio scorso il decreto n. 95 del 19 maggio 2014 che punta a prevenire le frodi nel credito al consumo e, in particolare, il furto di identità. Il decreto prevede la creazione di un archivio centralizzato a cui banche, istituti di credito e altri operatori del settore potranno accedere per verificare i dati dichiarati al momento della stipula di un contratto e verificare così l'identità del consumatore. Il ministero dell'Economia e delle Finanze sarà il titolare dell'archivio, in gestione alla Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici Spa). Gli aderenti (diretti e indiretti) che potranno consultare l'archivio sono: banche, società finanziarie, assicurazioni, servizi di media audiovisivi, fornitori di reti pubbliche di comunicazione, fornitori di servizi di comunicazione elettronica, gestori di servizi di informazioni creditizie. L'accesso ai dati contenuti nell'archivio è consentito solo per verificare l'autenticità dei dati forniti dai consumatori in un'ottica di prevenzione delle frodi e dei furti di identità. I dati consultabili prevengono da banche dati pubbliche: Agenzia delle entrate, ministeri dell'Interno, dei Trasporti e delle infrastrutture, Inps e Inail. A questi dati potranno accedere anche le forze di polizia. Il decreto detta inoltre le disposizioni per favorire l’avvio di un servizio telefonico e telematico a cui si potranno rivolgere tutti coloro che hanno subito o sospettano di aver subito una frode legata al furto di dati personali. Si tratta quindi di uno strumento in più – nelle mani di consumatori e operatori del settore –per limitare i rischi di un fenomeno in continua crescita anche nel nostro Paese, come dimostrano i dati dell'Osservatorio frodi di CRIF. Rimane sempre fondamentale informarsi attivamente e tutelare i propri dati personali nei confronti di questa tipologia di crimine in costante evoluzione.