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Possiamo fidarci delle app che scarichiamo?


Qual è il livello di sicurezza delle app che usiamo ogni giorno sui nostri smartphone e tablet? Stando al rapporto “State of Security in App economy” pubblicato a dicembre da Arxan Technologies, c’è poco da stare tranquilli.

La ricerca è arrivata a queste conclusioni: nessuna delle 100 principali applicazioni a pagamento per Android è immune agli attacchi informatici. Le cose vanno un po’ meglio sul fronte iOS (il sistema operativo installato su iPhone e iPad), che conta “solamente” il 56% di applicazioni violate.

Le applicazioni gratuite hanno fatto registrare risultati leggermente migliori: nel 2013 sono state hackerate nel 73% dei casi su Android e nel 53% su iOS (le analisi del 2012 avevano dato come risultato rispettivamente 80% e 40%).

Per quel che riguarda le applicazioni finanziarie, bancarie e di pagamento, il rischio di violazione è del 23% su iOS e del 53% su Android. I pericoli che possiamo correre? Violazione dei conti, accesso illecito e sottrazione di dati bancari, furto di identità, in particolare per le app di home banking.

Il mondo delle applicazioni dei dispositivi mobili è in costante espansione: alcune previsioni parlano di 200 miliardi di download nel 2017 (nel 2013 sono state poco più di 80 miliardi). Un giro di affari immenso e rischi per la sicurezza sempre più diffusi.

Se è vero che le aziende sono al lavoro per rendere più affidabile l’utilizzo delle app, anche noi utenti possiamo fare la nostra parte per tutelarci o per limitare i rischi. Ecco alcuni consigli pratici:

  • scarichiamo e installiamo applicazioni solo se siamo sicuri del loro contenuto e abbiamo verificato la loro provenienza;
  • preferiamo gli store ufficiali, dove i controlli sono più attenti
  • stiamo attenti ai commenti e alle valutazioni degli utenti: se sono molte e positive è più probabile che l’app non presenti rischi;
  • leggiamo con attenzione l’informativa sui dati a cui l’app potrà accedere.